Museo della Comunicazione e del Multimediale

Mi sono trasferita da pochi mesi a Bologna e sto scoprendo, poco a poco, quante meraviglie culturali nasconde questa città. Sono davvero tante. L’ultima scoperta l’ho fatta grazie all’iniziativa Invasioni Digitali. Se venite in visita nella città delle Torri, questo è uno dei Musei da visitare a Bologna.

Le prime pellicole cinematografiche

Sto parlando del Museo della Comunicazione e del Multimediale G. Pelagalli Mille Voci Mille Suoni. Che cosa si visita in questo museo? Domanda sbagliata. Quella giusta da formulare è: che cosa si vive in questo museo? Perché la sua visita è un’esperienza a 360 gradi: è come fare un viaggio nel tempo accompagnati dal suono, dalle immagini e dagli oggetti che hanno fatto la storia della musica, del cinema, della tv e della radio. Oltre 2.000 oggetti esposti, perfettamente funzionanti, suddivisi in 12 settori museali, pronti a stupire chi fa il proprio ingresso in questo tempio della comunicazione.

La prima tv commercializzata in Italia

Non pensate però di entrare, guardarvi intorno e ascoltare una guida che vi sciorina nozioni, date e biografie. Il mitico commendator Gianni Pelagalli, fondatore e proprietario del Museo, vi intratterrà con tutta la sua passione per le opere e la storia racchiusa in questo museo, che pezzo dopo pezzo ha costruito negli anni, rendendo la visita interattiva e divertente. Potrete passare qui dentro anche tre ore rapiti da racconti, aneddoti e giochi, scegliendo la canzone che preferite nei cooratissimi juke box d’epoca, o guardando le immagini in sequenza del primo radiovisore realizzato, senza mai annoiarvi.

Potrete ammirare, e sottolineo ammirare, la stazione radio di Guglielmo Marconi e osservare gli esperimenti di ricetrasmissione marconiana delle onde radio; potrete tuffarvi nel mondo della fonografia di Edison e riscoprire il cinema dei fratelli Lumière; potrete ascoltare le magiche note di una lirica perfettamente riprodotte da grammofoni e trombe centenarie; potrete ripercorrere le tappe storiche di evoluzione del computer, dai primi modelli Apple al mitico Commodore 64, così come rivivere il successo dell’arrivo della tv nelle case degli italiani con i primi modelli di televisore in bianco e nero e poi a colori.

La stazione di Guglielmo Marconi

Non a caso, proprio per la ricchezza e la preziosità della sua collezione e per il suo grande valore culturale, il Museo Pelagalli è stato dichiarato Patrimonio Unesco per la Cultura ed è stato visitato da molti illustri personaggi politici e dello spettacolo. Non solo: alcuni pezzi rari come le prime pellicole e il tavolino trasmettitore di Marconi, sono stati prestati da Pelagalli per allestire mostre ad hoc nell’ambito di importanti appuntamenti televisivi come Sanremo.

Immagino che non pensereste mai di portare i vostri bimbi in questo Museo vero? Ebbene, non fate questo errore. Questo è un Museo che stregherà letteralmente i vostri piccoli, proprio perché non potranno solo vedere, ma anche fare e imparare, ascoltando le divertenti storielle e lo straordinario modo di raccontare e coinvolgere di Pelagalli. E se sarete fortunati, o come dice lui “se ve lo sarete meritato”, chiuderà la visita del Museo con qualche incredibile trucco di magia.